30 agosto 2008
LDW: Ugo Lequio - Dolcetto d'Alba 2005
26 agosto 2008
LDW: San Felice - Chianti Riserva "Poggio Rosso" 2001
25 agosto 2008
LDW: Villa Pillo - Vin Santo e Syrah
Ne scaturisce un vino veramente eccellente. Si presenta agli occhi con un colore dorato intenso, al naso si trovano i classici sentori di uva sultanina, mandorle e una fantastica nuance di fungo porcino. Questo particolare profumo mi ha entusiasmato: dava al vino una particolarità e un'eleganza incredibile. Assolutamente interessante sotto il profilo olfattivo, perde qualcosa dalla parte gustativa, anche se rimane un vino molto buono. in boca è caldo, giustamente acido con buon corpo e uno spettro gustativo completo.
Syrah: questo vino (Syrah 100%) proviene da vitigni impiantati nel 1991 e viene raccolto solitamente verso la metà di settembre. Dopo i consueti passaggi fermentativi, viene fatto affinare per 15 mesi in barrique di cui il 20% di secondo passaggio. Si presenta con un colore rosso scuro con riflessi porpora, al naso offre intense note di mora, cioccolata e nel finale di cuoio. Anche se da giovane è sicuramente piacevole il meglio di sè lo da dopo circa 7/8 anni dalla vendemmia quando raggiunge la sua piena maturità.
VILLA PILLO
Via Volterrana 24
50050 Gambassi Terme (FI)
Tel: 0571.680212
Email: info@villapillo.com
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GDO: Freixenet - Gran Carta Nevada
Cava spagnolo di buona levatura, prodotto dalla Freixenet (multinazionale del vino spagnola), bottiglia satinata accattivante, vi permette di fare bella figura investendo il giusto.
Questo Gran Carta Nevada, ottenuto con un blend dei vitigni tipici del Cava (40% xarel·lo, 30% macabeo, 30% parellada), si presenta con un colore paglierino abbastanza carico e un perlage molto fine e abbastanza persistente. Al naso ha un interessate sentore fruttato, una decisa nota floreale e un profumo di crosta di pane, tipico delle bollicine. In bocca risulta un vino ben equilibrato, con acidità e corpo non invadenti e un finale morbido leggermente dolce.
Voto: 7 - QP: 9
21 agosto 2008
OLD: Banfi - Brunello Poggio alle Mura 1973
Ho rivisto dopo 2 anni il mio amico Emanuele Preda. Un grande, una persona incredibile, un vulcano, un amico, un fenomeno, un ballottaro, un...
Ci siamo rivisti dopo molto tempo, e in due anni è successo di tutto, quindi la tempistica della serata è spiegata. Ma come se nulla fosse, dalla cantina di Lele esce questo Brunello di Montalcino "Poggio alle Mura" di Banfi. Guardo bene l'etichetta: 1973! Mi fa lui: "Sarà già aceto!". E io: "E chi l'ha detto? Apriamolo!".
Anzi l'ho aperta, e ancora prima di aprirla la sorpresa è stata l'aver verificato controluce con una candela, l'assoluta mancanza di "fondo", niente non un granello. Scaraffato con attenzione, nel dacanter aveva un colore granato intenso con riflessi aranciati, figli del tempo passato in bottiglia: 35 anni!!! Lasciato un pò riposare, ma non tanto, portato al naso aveva chiari sentori di cotto e surmaturo, assolutamente capibili in un vino del genere: miele, marmellata e alcune note balsamiche sui terziari e dopo una mezz'ora dall'apertura.
Ma la sorpresa è stata berlo. Ora: prima cosa una leggerissima astringenza faceva notare una lieve presenza di tannino. A 35 anni hai ancora dei tannini??? Spettacolo! E poi comunque anche se a livello di corpo era già bello seduto, non dava assolutamente senzazione di annacquato, senzazione già riscontrata in alcuni vini attempati: come se fossero leggermente diluiti. Questo aveva ancora una piccola e leggera vena di acidità che lo sosteneva quel tanto che bastava per farlo stare in piedi.
Insomma un gran bel vino, bevuto con una gran bella persona, durante una gran bella serata.
Grazie Lele.
20 agosto 2008
LDW: Travaglini - Gattinara Riserva 99
Qualche sera fa ho deciso di berla. C'erano 30 gradi fuori, ma tirava un venticello leggero molto piacevole. Avevo voglia di bere un signor vino, senza pensare "cosa ci mangio insieme" o "aspetto una serata particolare, magari in inverno". No, come dice il protagonista del film "Sideways" è il grande vino che fa speciale il momento in cui lo bevi, non il contrario. E quindi me lo sono bevuto tutto, da solo e volentieri.
E ho fatto bene!
Un colore granato con unghia aranciata che era uno splendore.
Al naso, dopo le dovute "sventagliate" d'alcool, sono arrivate interessanti note di frutti rossi, con mora e lampone in evidenza, frutta secca, per poi lasciare il posto dopo circa mezz'ora, a note balsamiche e speziate con pepe e muschio su tutto.
In bocca un'apoteosi. Anche se leggermente stanco in quanto a nerbo, si è rivelato un giovanotto in quanto a tannini e acidità. Leggermente scarico, ma nel complesso un vino decisamente ottimo. Corposo, asciutto, intenso, caldo e complesso. Queste sono le sensazioni che mi ha dato.
Me lo sono bevuto anche alla memoria di Giancarlo, che ha sempre creduto nelle mie proposte anche se un pò pazze.
LDW: Salcheto - Salco Evoluzione 1999
Grande. Pieno. Monumentale.
Ma anche fine, setoso, morbido.
Vi state chiedendo se sono matto? NO.
Questo vino è un "GBV" Gran Bel Vino! Si Bello; perchè dopo buono, per dire qualcosa di più di buono mi viene in mente solo BELLO! Perchè questo vino oltre al palato mi risveglia anche il resto dei sensi. Un colore quasi granato ma comunque limpido e con riflessi porpora spettacolari. Colore pieno, intenso. Come intensa è la varietà di profumi che sprigiona dopo qualche minuto dall'apertura. All'inizio l'alcool la fa da padrone, ma presto escono tutti i sentori tipoci del Nobile di Montepulciano. La marasca, i frutti rossi, la viola. Con uns bocca importante e piena, calda e equilibrata, ormai i tannini hanno fatto il loro e adesso sono rotondi, quasi sferici. E' un vino incredibile.
Nell'89 hanno trovato in vigna un clone diverso, chiamato Salco, più resistente. Fatta la selezione massale ne hanno reimpiantato un ettaro e mezzo. Attualmente fa 25 giorni da macerazione, 27 mesi di affinamento tra bote grande e botte piccola e 48 mesi di bottiglia prima di arrivare sul mercato. Bisogna aspettare, ma ne vale assolutamente la pena.
GIROVINANDO 6 - CAMPRIANO
Bianco di Toscana 06: Trebbiano Toscano 80% Malvasia del Chianti 20%
Vin Santo di Toscana 01: Malvasia del Chianti 80% Trebbiano Toscano 20%
Per finire questo simpatico prodotto che a me piace tanto. Raccolta solita e appassimento fino a Gennaio inoltrato. Due anni in caratelli da 70/120 litri, apertuara, colmatura, ulteriore affinamento da 3 a 4 anni e filtraggio. Tutto questo per avere un nettare color ambra carico, con intense note di frutta secca, miele e cera. La cosa che mi piace di più? E' un vino! non è uno di quei "passsiti" (senza nulla togliere alla categoria) melensi e dolcissimi che si trovano in commercio.
GIROVINANDO 5 - PANIZZI
Vernaccia di San Gimignano Riserva: che spettacolo!!! Veramente un gran bel vino. Bravo Gianni! Fa 12 mesi in barriques, si sentono, ma il vino ha una tale forza di suo, che il legno sta benissimo. E lo dico pur non amando i sentori vanigliati. Colore splendido luminoso paglierino con riflessi verdolini. Naso da spettacolo, con sentori floreali nitidissimi e alcune note di agrumi (pompelmo) e un sentore splendido di melone. In bocca è corposo, forte e complesso, ma con una schiena acida che sostiene e non porta alla stuccevolezza che invevitabilmente può portare l'affinamento in legno. Veramente un vino molto buono e dalla lunga vita. a mio parere conviene comprarne qualche bottiglia per poi scoprirlo negli anni.
E il mio preferito. Il Folgore (Sangiovese 80%, Merlot 10% e Cabernet Sauvignon 10%). Classico SuperTuscan, riflette in modo spettacolare ciò che il vitigno mette a disposizione. Giovanni in questo è fantastico. Difficilmente i suoi vini sono costruiti. Sono vini veri, dove dentro ci trovi tutta la passione di chi li fa. Un colore splendido rosso brillante con sfumature violacee, un naso complesso e una bocca che chiude lunghissima su note di pepe e caffè. Tannini ancora in grande evidenza, vista la giovane età del prodotto. Un blend classico toscano con muscoli e eleganza. Nota: per me tiene 10 anni.
19 agosto 2008
GIROVINANDO 4 - GIRLAN
La linea "SELECT ART" identifica la produzione alta di gamma in casa Girlan. La cantina propone 4 bianchi (Chardonnay, Sauvignon, Gewurtztraminer e il Pasithea Oro) e 5 rossi (Schiava, Pinot Nero, Lagrein e Cabernet Sauvignon più il Pasithea Rosa da uve Moscato).
GIROVINANDO 3 - COLTERENZIO
Neanche a dirlo i due supertirol sono risultati i migliori, ma ricordavo per la linea base, una correttezza spaventosa. Oggi non posso dire la stessa cosa.
Ho assaggiato il Weissburgunder, il Sauvignon, e lo Chardonnay. Tutti e tre spenti e stanchi. non avevano quella solita, e incredibile, freschezza che i vini di Colterenzio ma hanno abituato a trovare. Non so se questo sia da attribuire all'annata o a una cattiva vinificazione (non credo), ma sta di fatto che sono risultati poveri sia al naso sia in bocca. Soprattutto il Sauvignon mi ha profondamente deluso: nulla che mi ricordasse questo sontuoso vitigno, nulla che mi desse quella sensazione pungente tipica di queste uve. Intendiamoci: non che fossero da buttare via, ma visto quello che mi aspetto, il risultato non è stato soddisfacente.
Al contrario i "SUPERTIROL" mi hanno entusiasmato, pur non essendo i miei vini preferiti.
Il Cabernet Sauvignon LAFOA come sempre è risultato ricco, muscoloso, intrigante e semplicemente buono. Al naso apre con i classici frutti rossi, quasi neri, con prevelenza del ribes e della mora. Poi lasciandolo aprire esplode un netto sentore di cioccolato che chiude con la classica vaniglia, dovuta all'affinamento in legno, che però non sovrasta il vino. In bocca è sontuoso, strutturato e lunghissimo.
Alcuni dati: 6000 piante per ettaro a 430 metri d'altezza, piantate nel 1987.
Resa di 36 quintali per ettaro (bassissima!!!), fermentazione di 10 giorni, malolattica e affinamento in barriques francesi per 18 mesi. Alcool: 13.5%
Il Sauvignon LAFOA è grandioso anche questo e pur essendo di rango, mantiene una freschezza micidiale. Incredibile, al livello del Sanct Valentin di Appiano se non migliore. Al naso si presenta con sentori di fiori e con sambuco e salvia in evidenza. In bocca ha un'ottimo equilibrio tra freschezza, acidità e struttura. Finale lunghissimo.
Alcuni dati: 6000 piante per ettaro a 430 metri d'altezza, piantate nel 1989.
Resa di 55 quintali per ettaro (ottima!), fermentazione metà in acciaio e metà in legno. Solo la metà in legno fa la malolattica e affina circa 8 mesi. Alcool: 13.5%
01 agosto 2008
GIROVINANDO 2 - NALLES M. N.
GIROVINANDO 1 - NIKLAS SOLVA
Sono stato da Niklas Solva, da Nalles, Colterenzio e Girlan.
Per fortuna ho preso bel tempo ma anche una temperatura non esagerata. Mattina produttori, primo pomeriggio produttori, dalle 16 in piscina al lago per smaltire e potermi rimettere in viaggio in tutta sicurezza. E ora veniamo ai vini:
NIKLAS SOLVA (Caldaro)
E' un grande. Non ho altro aggettivo per descrivere Niklas. A parte la disponibilità della famiglia (ottimo anche come agriturismo, prima o poi ci vado) continua imperterrito a fare i suoi vini, come vuole lui e se pensa che sia il caso di farli. Sennò passa la mano.
Il Sauvignon 07, che ho assaggiato e comprato, è un vino di una classicità disarmante: quello che ti aspetti da un Sauvignon altoatesino, lì lo trovi. E' buono, un naso semplice con la classica pipì di gatto e la foglia di peperone, ma complesso insieme con questi sentori che si fondono piano piano, in bocca grasso al punto giusto e esplosivo in quanto a sapori. Lunghissmo. Dimenticavo il prezzo: siamo su un prodotto qualitativamente alto per un costo di 7 euro circa. E' un grande anche in questo Niklas, potrebbe alzare i prezzi e venderebbe uglualmente tutto.
Poi siamo passati al Weisseburgunder 07, che si presenta con un colore giallo paglierino con dei bellissimi riflessi verdolini. Solo il colore trasmette freschezza. Al naso rivela classici sentori fruttati con la mela in netta evidenza. In bocca evidenzia una buona struttura, semza spigoli. insomma come al solito un vino corretto, classico, di terroir. Con Niklas è dura sbagliare.
Poi è stata la volta del fratello maggiore: il "Klaser 06". Passa molto più tempo sui lieveti e viene raccolto più maturo. E si sente! E' polposo, grasso ma comunque fresco e leggermente acido. Una grande prova di maturità per Niklas, che non ci crederete ma a volte chiede consiglio ai suoio clienti.
Poi un veloce assaggio di Mondevinum 06, Pinot Bianco e Sauvignon quasi raccolti in surmaturazione con un anno di botte piccola. grandi sentori sia al naso che in bocca, grande freschezza ma anche un certa opulenza. Questo è buono tra 5 anni.
E qui passiamo a qualcosa di particolare. Il Kerner.
Non si trova molto spesso un vino così particolare, che pochissimi produttori coltivano, e che Niklas lavora alla grande come tutta la sua produzione. Questo assaggio è stato particolarmente coinvolgente, anche perchè Niklas ci crede molto in questo prodotto. é freschissimo, acido al punto giusto, con sentori particolarissimi di albicocca, pesca e in ultimo di uva matura. E' di una freschezza disarmante. Buono. anzi quasi bello! (Che è di più di buono).
Dopo il Kerner siamo passati ai rossi che sono ugualmente importanti nella produzione di casa Solva.
Il Südtiroler Kalterer See Auslese Klassisch DOC, è il vino giovane per eccellenza in Alto Adige. Viene dalla Schiava, come vitigno, e abbina a sentori fruttati una grandissima freschezza e acidità. Secondo me è un gran vino anche da bere leggermente freddo accompagnando anche il pesce non troppo impegnativo. Va riscoperto, perchè non è più, a mio parere, il vino base del SudTirol.
Il Lagrein base, al contrario, è già un prodotto molto più complesso e interessante, che abbina la freschezza alla forza e alla muscolarità tipica di un vitigno scorbutico come il Lagrein. Colore rosso granato, al naso attacca pesante e un pò scomposto, ma con il tempo esce il frutto, e tutto rientra nei canoni. In bocca è comunque importante e di nuovo i frutti rossi si ritrovano con insistenza. Leggermente tannico a mio parere si può tenere anche 5/6 anni senza problemi.
Per finire il Lagrein "Klaser", che praticamente è una riserva, con una piccola percentuale di Cabernet sauvignon e di Cabernet Franc, che però sono molto disceti sia al naso che in bocca. Le uve vengono lavorate insieme da subito e si fanno 20 mesi in botti di rovere. Rese basse e selezione molto spinta in vigna portano questo vino su livelli di eccellenza.