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30 gennaio 2010

CANTINA BENINCASA

La colpa di tutto questo è di Marco... :)
Nel senso che lui mi ha convinto a buttarmi in questo progetto... e devo dire, non ci ha messo molto!!!
Sono appassionato di vino da anni, e adesso cercherò di fare della mia passione il mio lavoro!!!
Andiamo con ordine...
Conosco Marco Alimenti (che insieme al fratello gestisce la cantina di famiglia) da più di 10 anni, e conosco molto bene i loro vini: corretti, intriganti e geniali.

Più di una volta sono stato loro ospite e devo dire che mi sono sempre trovato alla grande... anche questa estate quando ho dormito in tenda in mezzo alle loro vigne... ;)
I vini sono a mio parere molto, molto buoni; perchè frutto di un grande amore per la terra, la loro terra.
Adesso hanno acquistato ulteriori 7 ettari che andranno a produrre i vini base, perchè, fortunatamente, ne hanno richiesta.

VINCASTRO: un taglio sangiovese (80%) e merlot (20%) di grande impatto. Molto interessante al naso dove i sentori del sangiovese la fanno da padrona, in bocca ha un attacco un pò ruvido anche se fa 12 mesi in vetrocemento, ma poi sprigiona un ottimo equilibrio e una grande bevibilità...

MONTEFALCO ROSSO: Sangiovese (70%), Sagrantino (15%), Merlot (15%). vellutato nei tannini fa i classici 18 mesi di affinamento come da disciplinare. Un vino molto interessante, per nulla ruffiano, con un bel colore rosso porpora, un naso suadente e vinoso, e una bocca di media struttura. Ottimo vino da tutto pasto.

VIGNA LA FORNACE: interesasnte blend di barbera (40%), merlot (40%) e sagrantino (20%). Vino di impatto, con 15,5 gradi di alcool che però non si fanno sentire più di tanto. Colore scuro, quasi cupo, naso intrigante con sentori di frutta rossa e di frutta cotta.
Attacco in bocca potente e equilibrato, con una lunghezza che fa capire la stoffa da fuoriclasse del prodotto. La barrque è molto ben integrata nel vino, e da quel qualcosa in più che fa bene al nettare.

SAGRANTINO: Vitigno umbro per eccellenza, scontroso e difficile. In purezza. 20 giorni di macerazione e barrique. apprezzabile dopo qualche anno dalla messa in commercio, ma già adesso si capisce che c'è sotto un grande vino.

22 gennaio 2010

ADA NADA

OK!!! Seconda puntata... :)
Langhe che spettacolo!!!
Poi viste tutte innevate sono ancora più belle, uno spettacolo a cui non avevo mai assistito. In una giornata sono passato dalle tre zone principali delle langhe: Barolo, Barbaresco e Roero. E nella zona del Barbaresco, Treiso per l'esattezza, sono andato a trovare l'azienda ADA NADA. Devo dire che non era iniziata benissimo...
Mi sono inerpicato con la macchina sui bricchi piemontesi e mi sono trovato la strada bloccata da un bellissimo camion
Iveco che con il suo ruspino stava facendo lavori in strada... poco male, Annalisa Nada mi ha subito indicato una strada alternativa.
Arrivo in azienda e vengo accolto
calorosamente da Annalisa, la figlia del proprietario. Subito mi fa visitare la cantina in attesa che arrivi suo padre rientrato la sera prima da un New York. Classica cantina con tini in acciaio e una bellissima bottaia/barriccaia con al centro una fila di salami da urlo...
Un profumo fantastico ci accompagna nella visita.
Poi gli assaggi: da notare che la visita è durata la bellezza di 4 ore,
perchè oltre ai vini mi hanno fatto assaggiare alcuni salami e altre bontà delle langhe.
Ma andiamo con ordine:


SAUVIGNON: sono diventato matto a cercare il famoso sentore di pipì di gatto, ma nulla da fare... e sapete cosa vi dico: PER FORTUNAAAAAAAAAAAAA!!!!!!
Bello, pieno, grasso, minerale, passionale e senza felini in mezzo alle scatole...
Devo dire sinceramente uno dei migliori sauvignon che io abbia mai assaggiato. Veramente una bella sorpresa... ma oltre al clone molto fa la terra e il vignaiolo... Ricordo che una decina di anni fa assaggia il Langhe Bianco di Villa Ile, splendida cantina che ormai non c'è più e che ha i vigneti di fronte a ADA NADA. Anche lì un bianco di grande impatto con base Sauvignon e Chardonnay, e anche lì felini pochi e gusto molto.
Ma torniamo a noi.

BARBERA D'ALBA: molto interessante, fa fermentazione in acciaio e poi se la spassa un anno in botti da 25 hl. Normale, direte voi... E allora? A me ha dato sensazioni veramente interessanti. Non la solita barbera un seduta e stanca, ma un barbera piena di corpo, ma elegante, con un naso molto pulito e una finezza espressiva veramente intrigante. In bocca poi risalta la pienezza e l'equilibrio con una punta minerale molto ben fatta. Bella!!!!

BARBARESCO:
- VALEIRANO: Vigneto: 1,2 Ha - Bottiglie: 7500 - Resa: 50 qli
- CICHIN : Vigneto: 0,7 Ha - Bottiglie: 4500 - Resa: 50 qli
- ELISA: Vigneto: 0,9 Ha - Bottiglie: 6500 - Resa: 50 qli
Vinificazione di tutti i barbaresco: interamente in acciaio inox con frequenti follature, e con macerazione di circa 10-15 giorni a temperatura controllata. Con la svinatura e la conseguente fermentazione malolattica, il vino viene travasato in botti di rovere per un affinamento di 18 mesi. Dopo questo periodo il vino viene imbottigliato senza alcun trattamento di filtrazione. Il riposo in vetro è di ulteriori 12 mesi.
Che belli... nel senso: tre fratelli con lo stesso sangue ma diversi.
Sono veramente queste le cose che mi piacciono del vino.
Stessa azienda.
Stesse uve.
Stessa vinificazione.
Stesso affinamento.
Solo il terreno cambia... e si sente.
Molto corretto, equilibrato e simpatico il Valeirano, intenso, potente e rude il Cichin, vellutato, femmineo e setoso l'Elisa. Sono tre punti di vista della stessa mano.


BISBETICA: blend di Barbera e Nebbiolo in parti uguali.
Non un vino qualunque, un vino da vendere, un vino da commercializzare, ma un vino da ascoltare, da sentire, da vivere... perchè?
Perchè è un vino con una storia dietro.
Un vino dedicato... da Giancarlo.
E lo sottolinea con queste splendide parole che oltre a essere una dedica a mio parere sono la perfetta descrizione del vino.
Inquietante, travolgente e sornione.
Da provare!


Sguardo limpido
quasi infantile
un sorriso dolce
e l'espressione sorniona.
Ma quanti pensieri
dietro quegli occhi verdi,
quante paure celate,
quante sensazioni represse.
Bisbetica?
Forse
ma anche inquietante,
travolgente
accattivante
con le sue
parole pungenti
e i gesti
imprevedibili
incomprensibili
agli occhi dei molti.
Giancarlo Nada

20 gennaio 2010

CAIAROSSA

Comincio il viaggio attraverso le cantine che rappresento sulla zona di Bologna, e lo faccio da quella che più mi ha impressionato.
Caiarossa.
A Cecina ci vado da qualche tempo ogni tanto, ma mai e poi mai avrei pensato che sulle colline adiacenti si potesse trovare una cantina simile... sono rimasto stupefatto da tantissime cose.
Ma andiamo con ordine:
Prima degli anni 2000, un facoltoso appassionato belga, decide di mettersi a fare vino in Toscana (come tanti) e decide d
i rilevare questi terreni poco distanti da Cecina, vicino alla zona del Montecucco. Poi gli investimenti si fanno pesanti e decide di vendere alla attuale proprietà: Eric Albada Jelgersma che possiede anche due importanti chateaux nella zona di Margeaux. A questo punto viene portato avanti il discorso della Biodinamica tramite l'enologo francese Dominique Génot, trentenne, di grande avvenire. Il posto è
semplicemente spettacolare. Un anfiteatro naturale colmo di vegne e boschi con al centro la cantina. (www.caiarossa.com)
Ora nella cantina si producono 4 prodotti: un bianco da uve Viogner (50%) e Chardonnay (50%), un "passito" da uve Petit Manseng in purezza, e i due rossi: il base Pergolaia (sangiovese, Merlot e Cabernet Franc) e il vino di punta, il CAIAROSSA formato da un sapiente blend di ben 8 vitigni diversi: Sangiovese, Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Syrah, Petit Verdot, Alicande e Mouvedre. Ogni anno, il Caiarossa, cambia le percentuali dei vitigni, per arrivare a dare il meglio rispetto a quello che l'annata ha consegnato all'uomo.
Emilio Mancini, grande comunicatore e innamorato di Caiarossa, saprà essere ottimo padrone di casa per chiunque voglia visitare la cantina.
CAIAROSSA: Località Serra all'Olio, 59 - 56046 RIPARBELLA (PI)
Ph: 0586.699.016

Degustazioni:
BIANCO DI CAIAROSSA 2005: ottimo!! Cominciamo bene!!! Bellissimo bouquet, con fiori bianchi e note di frutta bianca molto equilibrate. Una interessate sapidità in bocca dovuta alla vicinanza del mare che si ritrova in tutta la produzione aziendale. Finale lungo e importante.

PERGOLAIA 2005: Bel vino... Interessante, quasi pronto da bere, ma ancora serbevole per diverso tempo. Note tipiche del sangiovese e un simpatico retrogusto erbaceo, ne fanno un vino dalla beva assolutamente piacevole.

CAIAROSSA 2004 - 2005 - 2006: Oppalà... tre vini diversi con lo stesso denominatore. Le tre annate hanno una percentuale degli otto vitigni assolutamente differente tra loro. Ma la mano di Caiarossa si sente. Naso complesso che cambia continuamente per diverso tempo... parte con i classici frutti rossi, per poi virare verso sentori più maturi e finisce con note di tabacco veramente interessanti. In bocca non tradisce e si fa sentire con tannini interessati ma dolci e soprattutto una lunghezza spropositata. La salinità, l'equilibrio e la complessità, sono sicuramente le note distintive di questo grande rosso toscnano.

ORO DI CAIAROSSA 2006: fa la fermentazione in barrique, (sentita con le mie orecchie: un lavorio da alveare) il colore è squisitamente dorato come il nome preannuncia, al naso sprigiona odori variegati con una forza quasi brutale: nocciola, miele e albicocca. In bocca entra potente e vellutato allo stesso tempo e rimane lungamente sul palato per la gioia di chi lo beve...
PS: una grande, grandissima cantina poco distante sta cercando di fare una cosa simile ma non ancora in commercio. Dominique non temere... non arriveranno mai al tuo ORO!

19 gennaio 2010

LOMBARDIA

Interessante giretto in Lombardia: Cascina la Pertica zona groppello (www.cascinalapertica.it) e Tenuta Ambrosini zona Franciacorta (www.tenutambrosini.it).
La prima è un'azienda biodinamica (in attesa di certificazione) che lavora con grande passione e con grande cuore. Groppello come vino principe, ma vitigni internazionali di indubbia piacevolezza. Oltre questo importano 2 champagne di assoluto valore.
La seconda è una giovane azienda di bollicine che vuole ritagliarsi uno spazio importante nel panorama del franciacorta. Interessantissimo il saten (spiegherò presto il perchè) e anche i rossi fermi che completano la gamma.

15 gennaio 2010

WINE PASSION

Nuova avventura...
Da oggi sono ufficialmente un attore del mondo del vino!
Lo vendo sulla zona di Bologna...
E vendo vino di qualità, di piccoli vignaioli (come mi piace chiamarli) che fanno della qualità la loro forza...
Piano piano vi dirò chi sono, le loro storie, i loro vini e tante altre cose che mi succederanno...

...dimenticavo...

Di chi è la colpa di tutto questo???
Marco Alimenti della Cantina Benincasa di Bevagna...
Comincerò da lui...