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20 gennaio 2010

CAIAROSSA

Comincio il viaggio attraverso le cantine che rappresento sulla zona di Bologna, e lo faccio da quella che più mi ha impressionato.
Caiarossa.
A Cecina ci vado da qualche tempo ogni tanto, ma mai e poi mai avrei pensato che sulle colline adiacenti si potesse trovare una cantina simile... sono rimasto stupefatto da tantissime cose.
Ma andiamo con ordine:
Prima degli anni 2000, un facoltoso appassionato belga, decide di mettersi a fare vino in Toscana (come tanti) e decide d
i rilevare questi terreni poco distanti da Cecina, vicino alla zona del Montecucco. Poi gli investimenti si fanno pesanti e decide di vendere alla attuale proprietà: Eric Albada Jelgersma che possiede anche due importanti chateaux nella zona di Margeaux. A questo punto viene portato avanti il discorso della Biodinamica tramite l'enologo francese Dominique Génot, trentenne, di grande avvenire. Il posto è
semplicemente spettacolare. Un anfiteatro naturale colmo di vegne e boschi con al centro la cantina. (www.caiarossa.com)
Ora nella cantina si producono 4 prodotti: un bianco da uve Viogner (50%) e Chardonnay (50%), un "passito" da uve Petit Manseng in purezza, e i due rossi: il base Pergolaia (sangiovese, Merlot e Cabernet Franc) e il vino di punta, il CAIAROSSA formato da un sapiente blend di ben 8 vitigni diversi: Sangiovese, Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Syrah, Petit Verdot, Alicande e Mouvedre. Ogni anno, il Caiarossa, cambia le percentuali dei vitigni, per arrivare a dare il meglio rispetto a quello che l'annata ha consegnato all'uomo.
Emilio Mancini, grande comunicatore e innamorato di Caiarossa, saprà essere ottimo padrone di casa per chiunque voglia visitare la cantina.
CAIAROSSA: Località Serra all'Olio, 59 - 56046 RIPARBELLA (PI)
Ph: 0586.699.016

Degustazioni:
BIANCO DI CAIAROSSA 2005: ottimo!! Cominciamo bene!!! Bellissimo bouquet, con fiori bianchi e note di frutta bianca molto equilibrate. Una interessate sapidità in bocca dovuta alla vicinanza del mare che si ritrova in tutta la produzione aziendale. Finale lungo e importante.

PERGOLAIA 2005: Bel vino... Interessante, quasi pronto da bere, ma ancora serbevole per diverso tempo. Note tipiche del sangiovese e un simpatico retrogusto erbaceo, ne fanno un vino dalla beva assolutamente piacevole.

CAIAROSSA 2004 - 2005 - 2006: Oppalà... tre vini diversi con lo stesso denominatore. Le tre annate hanno una percentuale degli otto vitigni assolutamente differente tra loro. Ma la mano di Caiarossa si sente. Naso complesso che cambia continuamente per diverso tempo... parte con i classici frutti rossi, per poi virare verso sentori più maturi e finisce con note di tabacco veramente interessanti. In bocca non tradisce e si fa sentire con tannini interessati ma dolci e soprattutto una lunghezza spropositata. La salinità, l'equilibrio e la complessità, sono sicuramente le note distintive di questo grande rosso toscnano.

ORO DI CAIAROSSA 2006: fa la fermentazione in barrique, (sentita con le mie orecchie: un lavorio da alveare) il colore è squisitamente dorato come il nome preannuncia, al naso sprigiona odori variegati con una forza quasi brutale: nocciola, miele e albicocca. In bocca entra potente e vellutato allo stesso tempo e rimane lungamente sul palato per la gioia di chi lo beve...
PS: una grande, grandissima cantina poco distante sta cercando di fare una cosa simile ma non ancora in commercio. Dominique non temere... non arriveranno mai al tuo ORO!

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